Racconti, leggende e ricordi della vita italiana (1856-1857)
quelli i quali scelgono la professione di campare di prossimo col solo capitale della sua illimitata bontà, farsi schiavo di chi non si conosce
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trovano, sí, se nessuno perí. Ma non va sempre a questo modo. Non sempre chi è partito insieme, insieme tocca la méta. Di cinque, di dieci che si
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parti del corpo umano di cera: grucce, archibusi e pistole, scoppiate innocuamente fra le mani di chi le portava; e coltelli ivi deposti da tali che
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alle cortesi, alle calde, alle continue istanze de' miei amici, e per rendere paghi i loro voti continuo la mia storia. Chi se ne stuccasse se la
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degl'inquilini era tutt'uno. Questi ospiti si venivan mutando. Chi si fermava 8 o 10 giorni, chi meno, chi un paio di settimane; un mese era il maximum. I
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erronea, si giudica che le arti, piacevoli a chi le gusta, lo siano in ogni occasione egualmente a chi le esercita, e quel che è piú serio ancora, a chi
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tenere un servitore - d'altronde poi l'indipendenza è stata sempre la mia passione - cosí mi servivo del proverbio: chi fa da sé fa per tre. E il mio